I RISCHI PER LA SICUREZZA E SALUTE SUL LAVORO NEL LABORATORIO

Laboratorio

immagine di un laboratorioIl primo manuale dedicato alla sicurezza sul lavoro nei laboratori risale al 1983 redatto a opera dell’OMS Organizzazione Mondiale della Sanità, una guida di riferimento per tutti i laboratori. Ma la tutela della salute e sicurezza degli operatori impiegati all’interno di un laboratorio trova piena applicazione, ovviamente, anche nel D.lgs 81/08 Testo Unico sulla Sicurezza al Titolo X.

 

Titolo X Dlgs 81/2008 – Esposizione ad agenti biologici

L’articolo 275 de Testo Unico della Sicurezza intitolato Misure specifiche per i laboratori e gli stabulari riporta quanto segue:

1. Fatto salvo quanto specificatamente previsto all’allegato XLVI, punto 6, nei laboratori comportanti l’uso di agenti biologici dei gruppi 2, 3 o 4 a fini di ricerca, didattici o diagnostici, e nei locali destinati ad animali da laboratorio deliberatamente contaminati con tali agenti, il datore di lavoro adotta idonee misure di contenimento in conformità all’allegato XLVII. 2. Il datore di lavoro assicura che l’uso di agenti biologici sia eseguito: a) in aree di lavoro corrispondenti almeno al secondo livello di contenimento, se l’agente appartiene al gruppo 2; b) in aree di lavoro corrispondenti almeno al terzo livello di contenimento, se l’agente appartiene al gruppo 3; c) in aree di lavoro corrispondenti almeno al quarto livello di contenimento, se l’agente appartiene al gruppo 4. 3. Nei laboratori comportanti l’uso di materiali con possibile contaminazione da agenti biologici patogeni per l’uomo e nei locali destinati ad animali da esperimento, possibili portatori di tali agenti, il datore di lavoro adotta misure corrispondenti almeno a quelle del secondo livello di contenimento. 4. Nei luoghi di cui ai commi 1 e 3 in cui si fa uso di agenti biologici non ancora classificati, ma il cui uso può far sorgere un rischio grave per la salute dei lavoratori, il datore di lavoro adotta misure corrispondenti almeno a quelle del terzo livello di contenimento. 5. Per i luoghi di lavoro di cui ai commi 3 e 4, il Ministero della salute, sentito l’Istituto superiore di sanità, può individuare misure di contenimento più elevate.

Come tutti i luoghi di lavoro, anche il laboratorio è esposto a rischi per la sicurezza e salute dei lavoratori. Diversamente da altri luoghi di lavoro, nel laboratorio è però più frequente rintracciare rischi quali biologico, chimico, rischio da atmosfere esplosive.

L’utilizzo di sostanze che generalmente in natura o in altri luoghi di lavoro ben diversi non sono presenti fa si che nel laboratorio siano presenti specifici rischi correlati proprio a queste sostanze chimiche e/o biologiche.

 

LABORATORIO ANALISI 

CHIMICHE E MICROBIOLOGICHE ANALISI ACQUA E ALIMENTI

 Rischio biologico

All’interno di un laboratorio, per esempio di analisi, il primo rischio biologico per eccellenza è un eventuale contatto dei lavoratori con il sangue. Ma oltre a questo vi sono elementi come: batteri, colture cellulari, virus che possono essere presenti anche sul piano di lavorazione. Si può comprendere quanto la valutazione del rischio biologico sia il primo fattore di prevenzione a tutela dei lavoratori all’interno dei laboratori. Tale valutazione deve essere per legge effettuata ogni 3 anni e comunque ad ogni cambiamento del ciclo produttivo e deve prevedere la Redazione di un Documento di valutazione rischi e il suo aggiornamento.

 

Titolo XI – Dlgs 81/2008 – SOSTANZE PERICOLOSE Capo I Protezione da agenti chimici

L’Art. 225 Misure specifiche di protezione e di prevenzione prevede a carico del datore di lavoro una serie di adempimenti necessari per eliminare o ridurre il rischio chimico sul luogo di lavoro.

 

Rischio chimico

La presenza di sostanze chimiche anche pericolose è una realtà quotidiana in un luogo di lavoro come un laboratorio. Si pensi a tutte quelle sostanze utilizzate, per esempio, per ripulire un ambiente di lavoro (sostanza germicida) o a tutte quelle sostanze il cui rischio chimico le ha collegate nell’elenco ufficiale ISPESL intitolato Indice alfabetico delle sostanze pericolose: cancerogene, mutagene e tossiche per la riproduzione.

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