Buongiorno,
mi rivolgo a questo gruppo sapendo di poter ricevere il giusto consiglio da professionisti esperti:
Devo redigere un DVR per una squadra di Basket, come mi comporto?
considerando come lavoratori tutti i soggetti coinvolti nella società, dal Presidente al magazziniere, compresi i giocatori, ho alcuni dubbi:
– la partita è una fase di lavoro?
– l’infortunio del giocatore durante la partita come lo inquadro?
– non posso prevedere misure di prevenzione o DPI per il giocatore che gioca la sua partita?
– il luogo di lavoro è il Palazzetto dello sport della squadra?
– e le partite in trasferta come le catalogo? non posso mica analizzare tutti i palazzetti del girone a cui la squadra appartiene
– anche l’ufficio del Presidente e dei dirigenti sono luoghi di lavoro della squadra con i rispettivi rischi da calcolare giusto? ma se Presidente e dirigenti operassero da casa sua o dal loro ufficio, questi non sono da considerare?
se avete altri punti da suggerirmi, vi prego di aiutarmi.
grazie mille e buon lavoro a tutti
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In merito a quanto richiesto bisogna in primis chiarire che nel D.Lgs.81/08 non viene mai citata la parola “sport”.
Pertanto tutte le considerazioni sono fatte per analogia con altre situazioni lavorative.
Il nocciolo della quetione è se “gli atleti debbano essere considerati lavoratori subordinati o meno” nei confronti del datore di lavoro.
Qualora gli atleti siano tesserati della società sportiva è come se avessere un “contratto in esclusiva” che corrisponde i compensi per l’attività svolta.
Inoltre la società sportiva trae un beneficio economico dalle prestazioni “lavorative” rese dagli atleti.
Il rappresentante legale della società sportiva a mio avviso in questo caso deve essere considerato “il datore di lavoro”.
Pertanto sulla base della premessa vado a rispondere alle domande proposte:
– la partita è una fase di lavoro, come tutte le fasi di trasferta organizzate a cura della società sportiva
– il datore di lavoro non può “ridurre o eliminare” il rischio di infortunio durante una partita, senza compromettere il rendimento dei giocatori, pertanto eventuali infortuni non potrenno essere ascritti in colpa del datore di lavoro
– spesso i giocatori utilizzano protezioni tipo DPI quali le cavigliere dei giocatori di calcio, le fasciette alle dita dei giocatori di palla a volo senza contare le “corazze” e le maschere dei giocatori di hokey, baseball e football americano
– il luogo di lavoro su cui effettuare la valutazione dei rischi è/sono i luoghi ove i giocatori svolgono le attività di allenamento, riposo noncè i servizi igienici, gli uffici e le zone di transito degli impanti sportivi
– i titolari dei “palazzetti” devono informare le squadre ospiti sui rischi presenti negli impianti che andranno ad utilizzare (DUVRI)
– Gli uffici sono luoghi di lavoro, le case non possono essere utilizzate come uffici dove operano lavoratori
Hai poi sentito l’INAIL. leggendo oggi la discussione io ad esempio darei una interpretazione diametralmente opposta a quella di Mauro. I giocatori svolgono la propria attività nell’ambito dell’organizzazione di un datore di lavoro. giusto per chiarirci per me rientrano nel pieno della definizione all’art. 2 comma a) del TU. Però ultimamente se ne sentono di tutti i colori quindi…
Mah i giocatori non mi sembrano lavoratori alle dipendenze di un datore di lavoro anche occasionalmente, a differenza degli altri collaboratori. Comunque per infortunio se passa questa linea non vi è l’occasione di lavoro e quindi non investigabile o da considerare per il rspp. Per le strutture ospitanti le gare dovrebbero avere agibilità comunale e quindi idonee, altrimenti la lega non concede il benestare alle società. In linea cautelativa potresti inserire anche i giocatori nella val rischio evidenziando il fatto che non sono subordinati ad un ddl e che comunque sono soggetti a controlli sanitari, idoneità sportiva ecc., li fai comunque partecipare alle prove di emergenza, fornisci loro le informazioni antincendio ecc. Nessuno potrà contestarti di non essere stato diligente e attento.
il punto è: la società non è una ASD ma una srl, giocano in un campionato semi-professionistico ed i giocatori ricevono rimborsi mensili per prestazioni dilettantistiche fino a 7500€ non tassabili…
sto ricevendo pareri discordanti in materia, credo che mi rivolgerò all’INAIL per capire la posizione dei giocatori
Penso di si, verifica il loro contratto non dovrebbero essere dipendenti . Se sono autonomi non devi fare molto oltre l’informazione sui rischi del sito, farli partecipare alla prova di emergenza e così di seguito
grazie!! quindi non devo considerare come fase di lavoro della società sportiva, nè gli allenamenti nè la partita?
Un giocatore di basket così come analogo professionista non dovrebbe incontrare la definizione di lavoratore come dal dl 81′ pertanto non applicabile. Discorso diverso per il magazziniere e altri dipendenti della società , per questi si applica il decreto 81. I giocatori dovrebbero avere un contratto individuale , quindi al limite sono lavoratori autonomi non alle dipendenze di un ddl ma di un committente.