Cassazione, no a POS vaghi

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Interessante sentenza della Cassazione (Cassazione Penale, Sez. 3, 13 luglio 2012, n. 28136) va a sottolineare ulteriormente, l’importanza dello strumento, previsto dal Testo Unico sulla Sicurezza, chiamato POS. Il Piano operativo di sicurezza, così come previsto dall’ 81/08, articolo 89, lettera h) del Decreto legislativo 81 del 2008, deve essere redatto, dal datore di lavoro, al fine di delineare i possibili rischi presenti negli ambienti di lavoro e relative allo svolgimento delle mansioni lavorative.

Questo documento, dalla grande importanza nel quadro della normativa sulla sicurezza sul lavoro, deve essere redatto in maniera puntuale e approfondita, anche perchè, il suo contenuto, va a rendere operativo il Piano di sicurezza e coordinamento, così come espresso dall’art.100 del Testo Unico sulla sicurezza. Proprio a questo proposito, si è espressa la Cassazione, con la sentenza n. 28136/luglio 2012, in cui, viene espressamente detto che il POS, data la sua importanza, non può contenere indicazioni generiche e vaghe.

I contenuti minimi che il POS e, quindi, il PSC devono contenere, sono la stima dei rischi, relativi ai luoghi di lavoro e alle mansioni svolte e un quadro completo di tutte le problematiche che si possono incontrare, nel corso della realizzazione dell’opera prevista. Visto che i due documenti vanno a formare l’insieme che compone il contratto di appalto, tra due imprese, essi devono essere adeguatamente compilati e devono riportare tutte le informazioni necessarie, perchè la sicurezza dei lavoratori venga, in ogni momento, salvaguardata.

A seguito di questa sentenza della Corte di Cassazione, viene ulteriormente ribadito il ruolo centrale di questo documento e la sua importanza nello svolgimento del lavoro. Per questo, la sua compilazione, di cui è responsabile, in prima persona, il datore di lavoro, deve seguire i canoni previsti dalla legge e non può basarsi, quasi esclusivamente, sulla ripetizione di informazioni vaghe e poco utili. Le nozioni presenti devono, invece, essere accurate e precise, così da essere un valido strumento di programmazione dei sistemi di riduzione dei rischi e di mantenimento dei livelli di sicurezza sul lavoro.

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