Anisakis, attenzione al parassita dei pesci

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Arriva da un magistrato torinese, il Dr. Raffaele Guariniello, un nuovo monito riguardante il pesce infestato dall’Anisakis.
Questo nome, poco conosciuto dai consumatori ma non dai medici e dagli operatori ittici, identifica un parassita che colpisce moltissime specie ittiche, le quali si riversano, poi, in tutti i mercati specializzati del nostro paese. Questo organismo attacca l’uomo, che entra in contatto con il prodotto infettato, provocandone malattie pericolose e, proprio per questo, è sempre stato soggetto di numerosi, quanto difficili, controlli. L’insorgenza di questa infestazione si ha perché, alcune volte, l’eviscerazione dei pesci non avviene con tempismo, così da permettere al parassita di trasferirsi nelle carni dell’animale.

Il monito del magistrato torinese arriva perché, in Italia, il rischio di contaminazione è alto, a causa  della grande quantità di prodotti ittici che vengono consumati e venduti nei mercati senza che, tutte le procedure per la sicurezza alimentare, vengano rigorosamente applicate. Il Dr. Guariniello è arrivato quindi a convocare Regione Piemonte e Ministero della Salute perché si mobilitino per un adeguato monitoraggio sul fenomeno e per una forte campagna di informazione, rivolta sia agli interessati del mercato ittico, sia ai consumatori.

Anche perché, sostiene il magistrato piemontese, moltissime sono le segnalazioni che arrivano da ogni parte d’Italia, anche grazie alla crescita della domanda di pesce crudo.
Dal punto di vista legislativo, è il Reg. CE 853/2004 che stabilisce le procedure per il trattamento di questo parassita, il quale prevede il congelamento del prodotto ittico a temperature non superiori ai -20°C.

Questa tecnica di conservazione andrebbe applicata, sempre secondo Guariniello, anche a:

• Prodotti sotto sale,
• Prodotti marinati,
• Prodotti affumicati,
• Tutti i prodotti che vengono consumati come crudi o semi crudi.

Naturalmente non bisogna creare un inutile allarmismo intorno a questo fenomeno, anche perché, non essendo nuovo, è da tempo sotto l’occhio vigile della regolamentazione alimentare. È pur vero, però, che, anche senza creare troppe preoccupazioni, bisogna mantenere alta l’attenzione e scegliere accuratamente i prodotti che si vanno a consumare, stando attenti che siano sempre conservati nel migliore dei modi e cotti al punto giusto.

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