Sicurezza sul lavoro per gli avvocati
Anche gli studi legali devono rispettare la legge sulla sicurezza sul lavoro? L’avvocato, secondo la legge è soggetto alle disposizioni del Decreto Legislativo 81/08 dal momento che esercita la funzione di datore di lavoro all’interno dello studio legale, anche se è presente nello studio un solo lavoratore.
Per lavoratore si intendono anche i tirocinanti e i praticanti, che svolgendo un tipo di attività lavorativa, seppur in alcuni casi non retribuita, devono essere formati e informati in materia di sicurezza sul lavoro.
Indipendentemente dal tipo di contratto lavorativo, se sono presenti dei lavoratori è applicabile la legge sulla sicurezza sul lavoro. Non devono essere considerati lavoratori gli avvocati che collaborano con lo studio legale come collaboratori esterni con partita IVA, che vengono considerati dei lavoratori autonomi.
Come per una qualsiasi azienda, anche nello studio legale deve essere nominato l’addetto antincendio, l’addetto al primo soccorso e il medico competente. Inoltre, all’interno dello studio legale sarà necessario fornire ai lavoratori tutte le indicazioni per la salute e sicurezza, con estintori, cassetta del pronto soccorso, indicazioni su materiali pericolosi, ecc.
La formazione dei lavoratori è obbligatoria, anche per prepararli ad eventuali rischi da affrontare nel miglior modo possibile per la propria salute. Tra gli obblighi che devono essere osservati anche all’interno di uno studio legale per la sicurezza dei lavoratori c’è la visita medica destinata ai lavoratori per la sorveglianza sanitaria.
Per la legge sul lavoro, dunque, lo studio legale è a tutti gli effetti un luogo di lavoro con dei rischi specifici che devono essere valutati e considerati, in modo da poter formare e preparare i lavoratori.
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