Quando parliamo di sicurezza alimentare dobbiamo sempre tenere presente che sono diversi gli ambiti a cui essa si riferisce. Oltre alla scelta dei cibi, alla scelta della loro preparazione e della loro qualità, un aspetto molto importante, ma a volte sottovalutato, è quello relativo alla composizione dei cibi e alla composizione degli strumenti che utilizziamo tutti i giorni in cucina.
Infatti, sono molte le sostanze che risultano presenti nei nostri cibi che, potenzialmente, possono creare problemi alla nostra salute, tra cui, oggi, ricordiamo i composti detti interferenti endocrini, portati alla ribalta dal progetto del Ministero dell’Ambiente e dall’Istituto Superiore di Sanità, chiamato “Previeni”. Questo progetto ha avuto come scopo quello di sottolineare l’importanza di queste sostanze per la nostra salute alimentare e, in special modo, per quella dei più piccoli. Gli interferenti endocrini sono sostanze chimiche presenti in oggetti di uso comune, come ad esempio i biberon, sotto forma di bisfenolo A, che, il progetto Previeni definisce come una sostanza capace di interferire con il corretto funzionamento della tiroide, del sistema riproduttivo, immunitario e anche nervoso.
A livello europeo, la presenza di queste sostanze nei prodotti di uso alimentare, è stata portata all’attenzione della European Food Safety Authority, l’EFSA (autorità europea per la sicurezza alimentare), la quale ha deciso di attivarsi per fare luce sui reali rischi che posso derivare dalla presenza di queste sostanze nei prodotti di utilizzo comune. Nel frattempo che non arrivino delucidazioni, anche di tipo normativo, da parte degli istituti preposti, alcuni consigli molto utili per evitare l’ingestione di queste sostanze sono questi:
- Evitare l’utilizzo di padella con fondo antiaderente graffiato o danneggiato,
- Usare contenitori di plastica usurati per conservare prodotti alimentari,
- Evitare di mangiare parti di cibi carbonizzati o eccessivamente cotti,
- Lavare bene i biberon e gli altri prodotti che si utilizzano per i bambini, anche dopo la sterilizzazione.
Alcuni semplici consigli per evitare di entrare in contatto con queste sostanze potenzialmente pericolose per la nostra sicurezza alimentare.
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