La formazione per RSPP, quando è obbligatoria?

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Uno dei ruoli più importanti, lato sicurezza, all’interno di un posto di lavoro, è quello che ricopre il RSPP, il Responsabile Sicurezza Prevenzione e Protezione, e proprio per la sua importanza la formazione per RSPP ricopre un ruolo centrale.

Infatti non tutti i dipendenti di un’azienda possono diventare RSPP, solo tra uno tra i dipendenti in possesso di alcuni requisiti e scelto dai dipendenti e tra i dipendenti.
In cosa consiste la formazione per RSPP? La prima cosa da sottolineare è che se il dipendente scelto come possibile RSPP ha una laurea prevista dal decreto 81/08, tra le quali ci sono la laurea in ingegneria civile e ambientale, ingegneria dell’informazione, ingegneria industriale, scienze dell’architettura e scienze e tecniche dell’edilizia, può essere esonerato dalla formazione. Allo stesso modo possono essere esonerati i dipendenti che dimostrano di aver frequentato il corso di formazione e aggiornamento quinquennale durante le precedenti esperienze lavorative.

Il corso di formazione per RSPP è necessario per fornire all’incaricato gli strumenti utili per affrontare in modo corretto i compiti che dovrà svolgere, primo fra tutti l’individuazione dei fattori di rischio all’interno del posto di lavoro. Grazie ad un’accurata analisi e individuazione dei fattori di rischio all’interno del posto di lavoro il RSPP potrà supportare da un lato i colleghi, che troveranno nell’RSPP un punto di riferimento per possibili comunicazioni di rischio, e dall’altro può supportare il datore di lavoro nella redazione del documento di valutazione dei rischi.

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